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This article is reproduced form Cactus & Co Vol 4(4)2000, p192-202,. with the kind permission of the Editor and Jonas M. Lüthy. Thanks to Andrea Cattabriga for assistance in preparing the text of this paper. |
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Jonas M. Lüthy |
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Botanischer Garten, Altenbergrain 21, CH-3013 Bern. Tutti i disegni di Urs Woy 1999, in grandezza naturale, sono riprodotti dal CITES Identification Manual: The cacti of appendix I (Lüthy, non pubbl.). Tutte le foto sono dell‘autore. |
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Ariocarpus fissuratus (Engelmann) K. Schumann fu descritto nel 1856 come una Mammillaria. Questo era il genere che, a quei tempi, comprendeva i cactus globulari e tubercolati. Inizialmente localizzato nel Texas e nell’adiacente Coahuila, da lungo tempo è stato ampiamente presente nelle collezioni, ed è molto popolare per la sorprendente somiglianza ad una roccia e per i bellissimi fiori dal rosa al magenta. I tubercoli triangolari, disposti a stella, dalla superficie grigiastra e rugosa, si confondono perfettamente con la ghiaia calcarea del suo habitat, al punto che l’individuazione in natura è possibile solo attraverso un attento esame del terreno, a meno che le “pietre viventi” non mostrino i loro fiori spettacolari. La coltivazione non è troppo difficile in serra, sebbene A. fissuratus abbia una crescita estremamente lenta. Le piante hanno bisogno di vasi profondi per contenere il corpo napiforme costituito dalla base del fusto e dalle radici (altrimenti spesso spaccheranno i vasi!) e di un substrato ben drenante. Una posizione vicino al tetto della serra aiuta ad asciugare il vaso dopo le innaffiature. Queste possono essere settimanali durante l’estate se il tempo è abbastanza soleggiato, con l’aggiunta di poco fertilizzante. Mantenute in questo modo le piante mostreranno una crescita sana, sebbene lenta, e produrranno i loro fiori vistosi nei mesi di settembre e ottobre. Non dimenticatevi di alzare gli occhi e controllare le piante in quel periodo, se sono sistemate sugli scaffali più alti della vostra serra! Caratteri distintivi di un A. fissuratus tipico sono un apice del fusto appiattito, con tubercoli triangolari, espansi, densamente compatti, all’incirca lunghi quanto larghi. La base dei tubercoli è ascendente e liscia, nascosta tra i tubercoli adiacenti, mentre la metà superiore si allarga orizzontalmente e presenta un solco areolare longitudinale centrale sul lato superiore, con una abbondante lanugine, e un solco longitudinale laterale su ciascun lato del tubercolo, lungo il margine. La superficie è grossolanamente papillata (più che venata di fessure), con le papille generalmente disposte in linee trasversali, interrotte dalla scanalatura areolare e dai solchi laterali. Ne risultano due campi papillati longitudinali su ciascun lato dell’areola. L’aggettivo specifico ‘fissuratus’ (= fessurato/screpolato) si riferisce a questa straordinaria struttura superficiale. A. fissuratus e A. lloydii La forma del fusto e dei tubercoli di A. fissuratus mostra una certa variabilità, correlata alla sua distribuzione da nord a sud. Mentre la forma tipica della regione del Big Bend in Texas e lungo il Rio Grande è ben documentata da numerose collezioni, sono piuttosto scarse le collezioni dal Coahuila settentrionale e centrale. Invece, le popolazioni nei dintorni di Parras, nel Coahuila meridionale, sono ben conosciute. Sono morfologicamente distinte e ben identificabili, con tubercoli arrotondati, senza margini e solchi laterali longitudinali, e con papille alquanto grossolane, spesso confluenti, che formano dei rilievi trasversali. Non a caso, furono descritte nel 1911 come una specie distinta, Ariocarpus lloydii Rose. La loro distribuzione, per quello che si sa oggi, si estende dal Coahuila meridionale e adiacente Zacatecas al Durango orientale (Nazas, Peñon Blanco). Dalla regione di Cuatro Cienegas nel Coahuila centro-meridionale e da Estacion Marte nel Coahuila meridionale, conosciamo forme in qualche modo intermedie tra A. fissuratus e A. lloydii (cfr. Stuppy & Taylor 1989), che forse corrispondono alle piante descritte come Roseocactus intermedius Backeberg & Kilian 1960, date come originarie del “Messico settentrionale”. Queste forme intermedie rendono difficile la classificazione di A. lloydii come specie distinta, sebbene le forme settentrionali del Texas e quelle meridionali della zona di Parras siano ben identificabili. La combinazione come Ariocarpus fissuratus var. lloydii (Rose) W. T. Marshall fu pubblicata nel 1941. Stuppy & Taylor 1989 mantengono la var. lloydii, menzionando le forme intermedie. Nel loro lavoro recentemente pubblicato, Anderson & Fitz Maurice 1997 giungono invece alla conclusione che anche lo status di varietà è discutibile, a causa dell’incompleta separazione geografica e morfologica. A. fissuratus ssp. hintonii Un nuovo taxon correlato a A. fissuratus ha fatto la sua comparsa nel 1981. Esemplari raccolti in natura erano stati osservati in coltivazione a sud di Matehuala in San Luis Potosí, del tutto al di fuori dell’areale di A. fissuratus (Lausser & Scherer 1984). La pianta divenne nota come A. fissuratus var. minimus Hort. (nom. nud.). Nel 1984, l’habitat fu individuato da George S. Hinton e ad oggi due siti nella parte settentrionale di San Luis Potosí sono stati documentati. Il confronto con A. fissuratus ‘sensu stricto’ era piuttosto ovvio, e nel 1989 il taxon fu descritto come Ariocarpus fissuratus var. hintonii W. Stuppy & N. P. Taylor. Le differenze consistono in un fusto più piccolo, tubercoli più lunghi che larghi, margini più netti ed una struttura papillata della superficie più delicata, con papille non organizzate, e quindi un migliore contrasto dei solchi laterali leggermente più stretti. Non sono state osservate differenze nei fiori, ma i semi sono nettamente più piccoli. L’isolamento geografico è indiscutibile, poiché gli A. fissuratus (var. lloydii) più vicini si trovano a circa 150 Km di distanza verso nord-ovest, al di là di alte catene montuose (cfr. carta della distribuzione in Stuppy & Taylor 1989). La successiva combinazione come Ariocarpus fissuratus ssp. hintonii (W. Stuppy & N. P. Taylor) Halda 1998 corrisponde ai criteri di classificazione più recenti. A. fissuratus ssp. bravoanus La scoperta accidentale di un nuovo Ariocarpus da parte di Hector Hernández nel 1991 nel Municipio di Guadalcazar, a sud di Entronque Huizache in San Luis Potosí, fu una vera sorpresa. È stato descritto come Ariocarpus bravoanus H. M. Hernández & E. F. Anderson (1992). Il confronto con A. fissuratus ssp. hintonii, localizzato circa 85 Km più a nord, era del tutto ovvio. Nello stesso tempo, A. bravoanus è stato confrontato con A. agavoides (Castañeda) E. F. Anderson, che cresce più ad est a circa la stessa distanza (cfr. carta della distribuzione in Anderson & Fitz Maurice 1997), sottolineando la posizione dell’areola al centro della superficie superiore del tubercolo sia in A. bravoanus che in A. agavoides (Hernández & Anderson 1992). Tuttavia, ad A. agavoides mancano le papille caratteristiche di A. fissuratus. La struttura superficiale dei tubercoli è molto variabile in A. bravoanus. La formazione completa dei campi papillati può essere osservata solo in esemplari grandi e adulti. Qui vi sono due sottili strisce papillate lungo il margine del tubercolo, separate da un debole solco, e la striscia interna consiste spesso di un singola fila di papille. Gli esemplari più giovani possono presentare solo la striscia papillata più esterna, o la separazione tra le due strisce può essere debole. Senza dubbio, il carattere più notevole di A. bravoanus è l’areola, che può essere rotonda o leggermente allungata ed è situata nel centro, liscio e concavo, del tubercolo. La posizione dei tubercoli è piuttosto ascendente in A. bravoanus, mentre in A. fissuratus ssp. hintonii i tubercoli tendono ad allargarsi. Non si riscontrano differenze tra i fiori di A. bravoanus e A. fissuratus ssp. Hintonii, e i semi di entrambi i taxa sono simili e leggermente più piccoli di quelli di A. fissuratus ssp. fissuratus. Anderson & Fitz Maurice 1997 sono giunti alla conclusione che A. bravoanuse A. fissuratus ssp. hintonii andrebbero considerati come un’unica specie, con due sottospecie: A. bravoanus ssp. bravoanus e A. bravoanus ssp. hintonii (W. Stuppy & N. P. Taylor) E. F. Anderson & W. A. Fitz Maurice. La minore dimensione dei semi è stata considerata una motivazione importante per questa classificazione. In effetti, è talvolta difficile identificare vecchi esemplari dei due taxa a prima vista. Tuttavia, come si è detto prima, A. bravoanus è alquanto variabile e certi esemplari possono differire considerevolmente da A. fissuratus ssp. hintonii. Ciò nonostante, la classificazione di Anderson & Fitz Maurice è facilmente comprensibile. Semplicemente, gli autori non sono in accordo con l’opinione di Stuppy & Taylor 1989, secondo i quali A. fissuratus ssp. hintonii e A. fissuratus ssp. fissuratus appartengono alla stessa specie. Condividendo aspetti di entrambe le classificazioni, è stata recentemente pubblicata la combinazione A. fissuratus ssp. bravoanus (H. M. Hernández & E. F. Anderson) J. Lüthy (Lüthy 1999). Una conclusione del tutto logica, se si seguono gli autori precedenti, come una visione d’insieme può facilmente mostrare:
Areole variabili Le plantule e gli stadi giovanili di questi taxa non possono essere distinti. All’inizio mostrano tubercoli ascendenti, molto sottili ed allungati, che si originano da un ipocotile globulare con una minuscola areola sulla punta del tubercolo, portante poche spine rudimentali, caratteristiche del genere Ariocarpus. Gli stadi successivi hanno tubercoli triangolari, irregolarmente papillati sull’intera superficie superiore, che ne consentono l’identificazione come A. fissuratus ‘sensu lato’. Gradatamente poi i tubercoli diventano più larghi e corti. Soltanto con l’età, quando si formano le areole fertili e i campi papillati, i taxa si possono identificare e le differenze diventano considerevoli, specialmente se si confrontano ssp. fissuratus (o anche la sua var. lloydii) con ssp. bravoanus, mentre ssp. hintonii è più o meno intermedia tra le due precedenti. Bisogna tenere in considerazione in questo contesto che, così come nella ssp. fissuratus (inclusa var. lloydii), la forma dei tubercoli ed i campi papillati mostrano una tale variabilità che queste differenze non possono essere ritenute determinanti. Come caratteri di differenziazione rimangono la lunghezza e la posizione dell’areola. La disposizione poco compatta degli elongati tubercoli in ssp. bravoanus determina l’esposizione della superficie del tubercolo al di sotto dell’areola, mentre in ssp. fissuratus e ssp. hintonii la base del tubercolo è nascosta dai tubercoli sovrapposti, fitti ed espansi. Tuttavia, come in ssp. fissuratus e ssp. hintonii, l’areola, sebbene sia alquanto allungata, non raggiunge l’ascella, ma è localizzata al centro della superficie del tubercolo. Il solco areolare in ssp. fissuratus e ssp. hintonii è formato dai prominenti campi papillati interni, che sono quasi del tutto assenti in ssp. bravoanus. Il solco areolare in ssp. bravoanus è indicato soltanto dal centro concavo del tubercolo e dall’areola talvolta leggermente allungata. Queste differenze nella morfologia dell’areola sono considerate di scarsa importanza da Anderson & Fitz Maurice 1997, che perció classificano ssp. hintonii come conspecifica con ssp. bravoanus. In conclusione, si può affermare che non esistono forti differenze qualitative tra A. fissuratus ssp. fissuratus, ssp. hintonii e ssp. bravoanus. Vi sono invece forti somiglianze, in primo luogo i campi papillati sulla superficie superiore del tubercolo, che non si osservano in altre specie del genere.
Nota. La descrizione di Ariocarpus fissuratus var. hintonii destó un bel po’ di scalpore, superato solo dalla successiva descrizione di Ariocarpus bravoanus. Malgrado la legislazione, sia nazionale messicana sia internazionale, entrambi i taxa sono già ampiamente presenti nelle collezioni, e di conseguenza pesantemente decimati in habitat. Mentre A. fissuratus ssp. hintonii è attualmente in vendita nella forma di esemplari giovanili propagati artificialmente, dobbiamo ancora attendere per la propagazione artificiale di A. fissuratus ssp. bravoanus. References Anderson,
E. F. & W. A. Fitz Maurice 1997: Ariocarpus revisited.
Haseltonia 5: 1-20. Illustrations
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